Prof. Dr. Christian Schmid | Sociology & Prof. Milica Topalović | Architecture and Territorial Planning

Focalizzazione sulle politiche

Lo sviluppo centripeto richiede forme di governance aperte Dopo cinquant’anni di sviluppo territoriale non sostenibile per quanto riguarda l’uso di terra, il consumo di energia o i costi dell’infrastruttura, l’unica alternativa per superare questo sviluppo è la trasformazione e l’avanzamento delle strutture territoriali già presenti. Storicamente, da paesaggio Continua

Focalizzazione sulla progettazione

L’unità Trasformazione territoriale e progettazione esplora i processi e i potenziali della trasformazione territoriale e le relative conseguenze, dall’ambito di quartiere a quello transnazionale. La sua ricerca si concentra sui meccanismi di cambiamento e sui metodi dei processi collaborativi di trasformazione territoriale, utilizzando la progettazione come elemento chiave Continua

Il San Gottardo, che ostacolo!

Il San Gottardo è stato ed è tuttora protagonista di grandi progetti: dalla costruzione della galleria ferroviaria e poi di quella stradale fino ai cantieri dell’AlpTransit. Queste grandi opere ingegneristiche consentono di accorciare i tempi di percorrenza fra nord e sud. Collegamento agli archivi dell’ Memobase  

Paesaggio e industria

Il crescente benessere generato dal boom economico – minato poi dalla crisi petrolifera del 1973 – comporta un aumento dei consumi e dell’utilizzo di superfici ed energia e, di pari passo, marcati cambiamenti a livello di paesaggio. Collegamento agli archivi dell’ Memobase

Un aeroporto sull’altopiano del Grosses Moos

La correzione delle acque del Giura permette uno sfruttamento agricolo intensivo del Grosses Moos. Fra le più estese pianure della Svizzera, questo altopiano è ripetutamente mira di progetti che necessitano di grandi superfici, come l’aeroporto continentale (1945-72) e un grande insediamento industriale a Galmiz (2005). Nessuno dei due, Continua

Una casa itinerante

Alcune case dei quartieri settentrionali di Basilea vengono sacrificate sull’altare del cantiere della A2, prevista per raccordare la Svizzera alla Germania. Oggi il passaggio dell’autostrada è stato camuffato, permettendo così di rivalutare questi quartieri. Collegamento agli archivi dell’ Memobase

La crisi dell’alloggio

Gli anni Sessanta sono caratterizzati da una forte penuria degli alloggi, dovuta soprattutto alla crescente migrazione dalla campagna alla città, all’aumento delle famiglie sempre più piccole e all’afflusso di manodopera straniera. Nascono così progetti innovativi per cercare di porre rimedio. Collegamento agli archivi dell’ Memobase

La televendita

Sono sempre più le persone che, grazie a internet, effettuano acquisti online. Il precursore dello shopping online – la televendita – è presentato dall’Istituto ORL del Politecnico di Zurigo già nel 1970. Collegamento agli archivi dell’ Memobase  

Una catastrofe nel Vallese

In Svizzera le inondazioni distruggono regolarmente abitazioni, impianti industriali e terreni coltivati. Correzioni dei corsi d’acqua e ripari contro le piene sono i provvedimenti adottati per salvaguardare le zone a rischio sul nostro territorio. Collegamento agli archivi dell’ Memobase

La diga di sbarramento del Rheinwald

I progetti di centrali idroelettriche non tardano a entrare in conflitto con la protezione del paesaggio. Per costruire la diga di sbarramento del Rheinwald negli anni Quaranta si devono allagare le località di Splügen, Medels e Nufenen, ma i rispettivi abitanti si oppongono con successo. Collegamento agli archivi Continua

Arte rustica Svizzera

Le ingerenze a livello di paesaggio e abitati suscitano ben presto proteste. Nel 1905 nasce così la Lega svizzera per la salvaguardia del patrimonio nazionale. La sensibilizzazione delle ricchezze del paese trova anche espressione nel movimento della «Difesa spirituale». Collegamento agli archivi dell’ Memobase

Il piano Wahlen

Il piano Wahlen è un programma di autosufficienza alimentare concepito durante la seconda guerra mondiale che prevedeva l’ampliamento delle superfici coltivate a 500 000 ettari. Attualmente l’entità minima dei terreni destinati all’avvicendamento delle colture sancita nel 1992 tramite decreto federale è di 438 560 ettari. Collegamento agli archivi Continua