Prof. Dr. Tom Avermaete | Storia e teoria dell’urbanistica
Esplorazione dei plastici urbanistici: i Projets Urbains e l’uso della “maquette” dagli anni ‘60 ad oggi
Esistono poche ricerche sui plastici urbanistici. Nell’attività accademica attuale vengono spesso accorpati ai modelli architettonici, ma nonostante abbiano senz’altro caratteristiche simili, mostrano anche delle differenze.Questo progetto di ricerca ipotizza che la differenza fondamentale sia che, nei plastici urbanistici, la capacità performativa del modello prevale sulle funzioni semiotiche compositive di quest’ultimo.Presuppone inoltre che la capacità performativa dei plastici urbanistici – ovvero la loro capacità di negoziare tra vari attori, requisiti di legge, esigenze funzionali, ambizioni politiche ecc. per periodi più estesi – si sia intensificata a partire dagli anni ‘60, con il cambiamento di paradigma nella pianificazione urbana, e durante gli anni ‘80, quando è aumentata la popolarità dei Projets Urbains. Derivati da strategie urbane partecipative e dai cambiamenti strutturali dello sviluppo urbano, i Projets Urbains hanno offerto un’alternativa alla creazione di masterplan di tipo top-down, prediligendo interventi urbanistici più puntuali e strategici. Il forte carattere collaborativo di questo tipo di sviluppo urbano ha fortemente influenzato i metodi di pianificazione e progettazione contemporanei, inaugurando un’“epoca d’oro” per i plastici urbanistici – un’epoca in cui le loro capacità performative sono state sfruttate appieno. Questo progetto esamina come questa forte capacità performativa abbia permesso ai plastici urbanistici di svolgere un ruolo chiave nell’urbanistica, concentrandosi in particolare sul periodo tra la fine degli anni ‘60 e oggi.
Contatti
Maxime Zaugg
Supervisori
Prof. Dr. Tom Avermaete
Prof. Dr. Thea Brejzek
Prof. Dr. Ir. Janina Gosseye
Durata del progetto
2019, in corso